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Santeraclio scritta

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I CASTELLI DEL FOLIGNATE
 
rocca DeliSulle pendici del monte Cologna alla sinistra del paese di Scandolaro posta su di uno sperone roccioso si trova la Rocca del Conte o Turri (torre di Ser Angelo).
Essa fu edificata certamente prima dell'anno 1000 dai de Comitibus, conti di Uppello e successivamente di Foligno.
Il visitatore che intendesse fare una passeggiata a piedi deve percorrere il ripido e suggestivo sentiero che da Scandolaro, si inerpica tra un lussureggiante bosco di lecci e querce secolari.
Dopo circa 15 minuti di cammino, giunti in cima al colle, si arriva alla rocca, circondata da poderose mura ancora intatte al nord e in evidente rovina nella parte sud.
Quello che colpisce di più l'occhio del visitatore è la massiccia torre quadrangolare, posta appena dopo il cancello d'ingresso.
Di antica famiglia longobarda, i de Comitibus, verosimilmente discendono da Ildebrando, pronipote di re Liutprando, che costituì in Ducato il territorio di Spoleto.
Abbandonato lo stesso in seguito alla calata dei Franchi di Carlo Magno, Ildebrando si impossessò di alcune terre sia della Sabina sia del folignate, divenendone signore incontrastato.
Un ramo di questi, è sicuramente identificabile nei conti di Oplello (attuale Uppello). Si dice che il conte Ugolino de Comitibus e sua moglie Ugolina, nel 1076, colpiti dalla santità di fra' Mainardo fondatore dell'abbazia di Sassovivo, donarono allo stesso sei moggi di terra, imitati in ciò da altri conti, tra i quali Gualtieri, che regalò al santo monaco il suo Palazzo-Rocca ( futura Abbazia di Sassovivo).
La casata dei de Comitibus, fu molto prolifica. Uno dei rami più importanti, ebbe come capostipite Napoleone IV che sposò la contessa Burgari dei conti di Marsciano, da questi per discendenza diretta si arrivò a Ranaldo 10° conte di Girigiano, che visse, sembra, fino all'anno 1350 a Foligno con il cognome dei Conti o de Comitibus nel rione Spavagli, adiacente a Piazza della Canapa (attuale Piazza S. Domenico).
Quel che è certo comunque, è che nel rione Spavagli dimorò sicuramente il figlio di Ranaldo 10° Astorello 1° de Comitibus, che generò Sigismondo 1°, la figura più importante della nobile casata.
Sigismondo nato nel 1440 fu segretario dei brevi di diversi papi, poeta in latino e in volgare, cancelliere di Foligno quasi ininterrottamente dal 1466 al 1480 e fu prodigo nel fare beneficenza.
Nel 1505, commissionò a Raffaello la famosa "Madonna di Foligno" che donò alla nipote suor Anna Conti o de Comitibus e che dopo le vicissitudini del periodo napoleonico, durante le quali fu trafugata in Francia, può essere ammirata presso la Pinacoteca Vaticana.
Sigismondo 1°, morì nel 1512 all'età di 72 anni, prefetto della Fabbrica di S. Pietro. Le sue spoglie riposano nella chiesa dell'Ara Coeli a Roma.
rocca deliL'ultimo maschio della casata fu Ludovico, che morì nel 1513, probabilmente avvelenato, mentre la sorella Cecilia si spense nel 1561. Suor Anna ultima della famiglia e nipote prediletta di Sigismondo 1° morì nel 1580, lasciando in eredità a sua nipote e al monastero di S. Anna il celebre quadro di Raffaello.
Il fortilizio appartenne ai de Comitibus fino al 1728, anno in cui morì Crispolda, l'ultima discendente diretta.
Sul finire del XVIII secolo la rocca fu acquistata dalla famiglia Deli, che in seguito ad un grave dissesto finanziario, lo vendette ad un certo Nicola Maiolica di Cannara.
Nel 1860 fu acquistata dalla famiglia Clarici. titolare di una delle aziende olearie più rinomate dell'Umbria.
Attualmente la superba struttura appartiene al dottor Fabio Ciri e conserva intatta l'originale conformazione medievale. Ristrutturata non molti anni fa, è stata adibita ad agriturismo con il nome di "Rocca Deli", fruibile per lo più nel periodo estivo.