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Santeraclio scritta

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di Roberto Testa
 
MAI PERDERE LA MEMORIA STORICA!
 
il 26 ottobre del 1943, 73 anni or sono, franco ciri, giovane partigiano della iv brigata garibaldi, veniva ucciso a foligno in un agguato tesogli dai fascisti nei pressi del ponte della liberazione.
breve storia di una vita eroica e breve.
franco ciri era nato a roma nel 1921. In realtà si chiamava walter, ma tutti lo chiamavano con il nome di "franco".
cresciuto in una famiglia piccolo borghese di foligno, franco frequentò il liceo classico "g. Alessi" di perugia per poi iscriversi alla facoltà universitaria di ingegneria a pisa.
brillante, socievole, elegante e di bell aspetto, era considerato uno dei giovani più avvenenti della città.
nel 1941 fu chiamato alle armi ed inviato a combattere come sotto ufficiale di arteglieria in africa.
al suo ritorno, deluso dalle false promesse di vittorie mai riportate dal fascismo, insieme ad altri suoi amici, tra cui fausto franceschini, futuro avvocato, e mauro antonini, futuro medico, fece la scelta della lotta partigiana, combattendo sulle nostre montagne nelle fila della iv brigata garibaldi.
il 26 ottobre del 1943 ritornato in città per incontrare la madre, olga e le sue amate sorelle, graziella e lolita, mentre cercava di riprendere la strada della montagna, all'altezza del ponte della liberazione (ex ponte s. Giacomo) subì un vile agguato da parte di un drappello fascista, a seguito del quale perse la vita.
aveva solo 22 anni.
alla famiglia i fascisti vietarono di svogere funerali pubblici e le esequie si tennero in modo quasi clandestino.
ma la storia, a volte, seppur tardivamente ristabilisce il senso della giustizia e dell'onore.
e così, un anno dopo, quando la città di foligno venne liberata dall'occupazione nazi fascista, nell'autunno del 1944, il cln decise di intitolare la via dove lo sfortunato giovane partigiano era stato ucciso a "franco ciri".
il nome di franco ciri compare anche sulla lapide commerativa dei caduti della resistenza e della guerra di liberazione, collocata sul palazzo municipale in piazza della repubblica e nel cimitero centrale sulla stele monumentale dei caduti per la patria.
pochi giorni or sono, la nipote di franco ciri, la dott. Ssa olga maggiori, ha mostrato al presidente dell'anpi di foligno, avv. Stefano mingarelli e a me la divisa miltare dello zio franco, quando era combattente in africa con la medaglietta identificativa ed il cappello nero a punta di studente universitario a ingegneria.
per chi, come me, crede nei valori della resistenza da cui è nata la repubblica italiana, è stato davvero emozionante poter toccare con mano alcuni indumenti che sono stati indossati dal nostro eroico partigiano, alla memoria del quale è intitolata la sezione dell'anpi di foligno.
e come ha scritto virgilio nell'eneide: "memenisse iuvabit..." (sarà opportuno non dimenticare).