di Roberto Testa
3 FEBBRAIO 1944: LA NOSTRA MEMORIA STORICA.
Il 3 febbraio 1944, a seguito di un rastrellamento tedesco furono catturati sulle montagne del folignate in località Radicosa alcuni giovani partigiani della IV Brigata Garibaldi.
I nazisti prelevarono dalle case anche inermi cittadini delle frazioni montane di Cupoli, Civitella, Leggiana, Acqua S. Stefano.
In totale furono 24 le persone catturate in quel drammatico 3 febbraio di 76 anni fa.
Dopo essere state condotti al carcere di Perugia, i nostri patrioti e gli inermi cittadini folignati, furono trasferiti al campo di internamento di Fossoli e da qui trasportati in carri bestiame nei campi di concentramento nazisti di Mauthausen e Flossemburg, dove trovarono la morte.
Soltanto cinque di loro poterono far ritorno a casa.
A Foligno, i loro nomi sono incisi sulle lapidi commemorative nei vari luoghi dove quei valorosi giovani furono catturati ed un cippo marmoreo è stato collocato anni fa nella rotatoria di quella via, che fa memoria della nostra tragedia: via 3 Febbraio.
C'e anche una pietra con i loro nomi, nel Sacrario dei caduti per la Patria all'interno del Cimitero di Foligno.
Il 3 marzo del 2015, mani ignote dipinsero una offensiva svastica a Radicosa, dove quei giovani furono catturati.
Il partigiano Enrico Angelini, scampato a quella cattura, all'età di 90 anni tornò a Radicosa, tra le montagne trevane e con le sue mani volle cancellare quello scempio.
In quel luogo, il Comune di Trevi qualche anno fa ha inteso apporre una pietra di memoria, affinché nessuno dimentichi.
Oggi, 3 febbraio 2020, l' Anpi, sezione "F. Ciri" di Foligno, come ogni anno parteciperà alla cerimonia di commemorazione dei nostri deportati, che si terrà in via 3 Febbraio alle ore 11, invitando i cittadini a prendere parte all'evento.