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Santeraclio scritta

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Quante volte Giansante ha dato questa risposta nella sua vita?

Non solo a scuola, in qualità prima di studente e poi come professore (lui era sempre presente per i suoi alunni!), ma anche in famiglia sia quella originaria che quella fondata insieme alla sua amatissima Carla.

Sante è vissuto affermando con la sua vita la propria presenza a fianco di tutti.

Mostra nel ventennale della morte del Prof. Giovanni PolangaCon Sante abbiamo svolto molta strada insieme, a cominciare dalla attività politica nella DC, nella sede di S. Eraclio. Negli anni settanta Sante era stato prima consigliere e poi assessore e a noi giovani di allora della DC trasmise forza e onestà. Porterò sempre come un caro ricordo quella campagna elettorale del 1985 dove lavorammo insieme, girando per le case di S. Eraclio e parlando con la gente del programma elettorale; lui ce la fece e divenne assessore. Fu una grande gioia per entrambi. Mi trasmise il senso del bene comune, un valore che andava difeso in ogni circostanza. Per questo quando ci furono le elezioni della Comunanza Agraria nel 2012, insieme a Michela, sua figlia, contribuì con la sua presenza attiva alla formazione di quel consiglio. A Michela e a me trasmise fermezza e indulgenza soprattutto nei momenti di tensione per le questioni economiche e le scelte dolorose che dovevamo compiere. Lui ci faceva capire che il bene comune era il faro per le soluzioni.

Inaugurazione dello stadio PaoliniMa Sante ha testimoniato la sua presenza anche nell’ambito sportivo con l’AS S. Eraclio che ha guidato per alcuni anni; insieme a Castignani, Paci e Pergolari, fondò il gruppo podistico Libertas e partecipò alle marcialonghe come quella degli Ulivi che si svolgeva a S. Eraclio.

Io ho frequentato poco il capannone del Carnevale, ma c’era sempre lui presente, a lavorare con attitudine e aiutando gli altri. Questo sino a quando le forze glielo hanno consentito, poi ha pensato di seguire il suo istinto di scrittore, realizzando, insieme ai suoi amici Lucidi e Tonnetti, prima il libro fotografico su S. Eraclio, edizione unica sia per il valore affettivo che per la storia rappresentata, poi, l’ultima sua opera, il libro sul Carnevale, che è un tributo a tutti quelli che hanno dato senso di presenza a quel laboratorio che ancora oggi è fonte di gioia e fatiche.

laboratorio carriLa sua presentazione di quest’ultimo, durante una serata organizzata dalla associazione Liberamente, la scorsa estate, mi ha commosso, perché ha messo a nudo il Sante amante del suo territorio e delle persone che lo vivono. Era emozionatissimo; ad un certo punto mi ha ricordato S. Giovanni Paolo II, quando cercò di fare la sua omelia dall’ospedale Gemelli e non riusciva a parlare. Quella sera credo che tutti i presenti si siano resi conto dell’amore di Sante per il Carnevale e la sua sofferenza per la poca voce. Questo lo contrariò, ma secondo me ha evidenziato ancora meglio la sua umanità.

Per tutto questo ed altro che non riesco a scrivere, voglio dire:

GRAZIE, Gian Sante, per la tua PRESENZA che cercherò di mantenere viva nel mio cuore.

A Carla, Michela, Andrea e Federica giunga il mio cordoglio; siano sicuri che in me sarà sempre vivo quel

“Sante Piermarini? Presente” .

GC

Fantasmagorie di carnevale