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Santeraclio scritta

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21 dicembre 1918-21 dicembre 2018 la Comunanza Agraria di S. Eraclio festeggia 100 anni

Castello di Sant'EraclioEra da pochissimo conclusa la 1^ guerra mondiale e dalla volontà e dalla voglia di dare un senso alla collettività di S. Eraclio i nostri antenati hanno realizzato un passo fondamentale per il “bene comune”, per la gestione dei beni comuni, e nacque il consiglio della Comunanza Agraria di S. Eraclio.

Quasi cento anni dopo, abbiamo moltissime cose in comune con Mariano Manenti (presidente) don Luigi Polanga (Segretario) e Decio Pioli e Nazzareno Casciola (consiglieri), perché anche oggi il nostro tessuto sociale è logorato non per le vittime della guerra, ma per le vittime della disoccupazione giovanile e non,per le vittime degli egoismi che assumono diverse sfaccettature ( dal possesso, alla manipolazione della verità, dallo strapotere economico teso al voler far scoppiare infinite guerre tra i poveri con lo scopo di controllare le persone e sfruttarle al meglio). Le riposte a questi problemi hanno diversi livelli; scopo dell’attuale Comunanza Agraria e cercare di svegliare le coscienze di tutti noi per un nostro impegno diretto, immediato e sincero.

 Il primordiale consiglio fece rinascere la coesione del Paese con l’assistenza allo sviluppo soprattutto agricolo perché coinvolgeva la maggioranza degli abitanti di S. Eraclio, soprattutto i giovani; oggi anche noi dell’attuale consiglio sentiamo lo stesso sentimento e stiamo facendo il possibile per dare riposte significative come quelle dei nostri padri fondatori. Avvalendoci della collaborazione di tutte le associazioni ed enti presenti sul territorio che già hanno cominciato a cercare di dare delle risposte in modo collegiale ed unitario.

E’ intenzione del consiglio attuale di avvalersi della collaborazione di tutte le associazioni, Parrocchia, Scuola, partiti politici, e gente di buona volontà, di raggiungere un obbiettivo comune, quello di celebrare questo anniversario così importante, in modo da farci dire come facevano i nostri nonni “ Sono orgoglioso di essere di S. Eraclio”, perché qui si cerca ciò che unisce e si lascia ciò che divide, perché abbiamo capito che le soluzioni ai problemi nascono dal fare unione e dallo scambio delle nostre intelligenze e capacità. Celebrare il centenario per noi vuol dire creare l’ambiente perché ci si possa incontrare, crescere e sviluppare insieme. Il bello della festa sarà lasciare una memoria che vive, che si manifesta in ciascuna associazione ed ente del nostro territorio e sulla base di questa memoria tenderà SEMPRE una mano a chi ne ha bisogno.

comunanza centenario

Come vorremmo celebrare il nostro Centenario