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Santeraclio scritta

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1597 -1997 QUARTO CENTENARIO DELLA CHIESA DI S. MARCO

di Gianni Sante Piermarini

chiesa di san marcoNel 1593, diventata la chiesa del Castello angusta ed incapace a contenere gli abitanti circa 1000, per decreto sinodale tutti gli uomini del castello di S. Eraclio furono obbligati a fabbricare fuori le mura un oratorio più ampio e comodo che fu dedicato a S. Marco.
E' certo che la nuova chiesa, ad una sola navata, fu fabbricata con i resti delle chiese in rovina e inservibili di S. Pietro in Flamignano e S. Lorenzo in Rivo, piccoli centri abitati prima del 1450 da un centinaio di famiglie (quasi tutte trasferitasi con il loro parroco nel castello di S. Eraclio per motivi di sicurezza e per mancanza di acqua), centri oggi non più visibili ma che si presume ai confini con il comune di Trevi a sud di S. Stefano dei Piccioni.
Il 3 Maggio 1597 la chiesa di S. Marco con breve del Pontefice Clemente VIII fu consacrata e aperta al culto. Accadde così che le principali funzioni religiose del castello di S. Eraclio furono trasferite nella nuova chiesa e con esse anche le confraternite del SS. Sacramento e del Rosario che tanto si erano impegnate per erigere la chiesa a tal punto che ottennero dal Papa la facoltà "di eleggere un cappellano o più, amovibili secondo il bisogno". Questo diritto sarà motivo di dispute secolari tra i parroci di S. Eraclio e le Confraternite di S. Marco. I fratelli delle Compagnie pretesero anche di seppellirvi i morti. Ciò avvenne clandestinamente in quanto nel 1601 l'autorità ecclesiastica proibirà ogni sepoltura. Lo dimostra la pietra sepolcrale sul pavimento dell'ingresso principale dove si legge "Qui riposano le ossa di Paolo Bulai rectoris ecclesiam 1853".

medaglione medaglione
medaglione medaglione
medaglione medaglione

Nel 1745 subì, ad opera delle Confraternite, ormai in aperto contrasto con il parroco che aveva eretto la chiesa di S. Pietro, una profonda trasformazione a tre navate con ricchezza di stucchi secondo lo stile barocco. I lavori durarono anni a causa delle scarse disponibilità finanziarie: il 29 settembre del 1749 la navata centrale è completata con la pittura dei tre medaglioni opera di Alessandro Cecchini; il 3 aprile 1763 fu terminato il lavoro di ornamento di stucco opera del decoratore Domenico Milano; una lapide all'ingresso laterale di sinistra , apposta nel 1788, ricorda gli artefici rinnovatori del pavimento "Monecchia e Salvati" e sicuramente tale data indica anche la riapertura al culto della chiesa.

Il 13 gennaio del 1832 una forte scossa di terremoto la lesionò e spaventò a tal punto i santeracliesi che tennero esposta per tre mesi, giorno e notte, la statua di S. Eraclio sulla soglia della porta della chiesa. più tardi e precisamente nel 1890 la facciata fu totalmente ricostruita in stile rinascimentale su progetto del prof. Buccolini. I lavori terminarono nella primavera del 1892 e la chiesa fu riaperta al culto il 5 Giugno dello stesso anno. Tutti gli interventi successivi operati da Mons. Faloci, da Don Luigi Polanga che vi costruì adiacente la casa delle suore e i locali del giardino d'infanzia, non modificarono più il suo assetto strutturale.

particolare chiesa di s.msrco SantEraclio 22    SMarco aNel 1983, parroco Don Luciano Raponi, la chiesa fu vistosamente restaurata con il rifacimento di gran parte del tetto, furono riportati alle origini i numerosi stucchi interni, la balconata dell' organo e tinteggiata internamente ed esternamente così come la si vede oggi.

 

 

organo  san marco

 

 

 

 

Sant'Eraclio: La Chiesa di San Marco (galleria)

 

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