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Santeraclio scritta

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castello di mevaleSituato nel piccolo centro montano in Alta Valnerina a circa 800 metri di altitudine, distante dal comune di Visso una ventina di chilometri ed a circa 4/ 5 km da Piaggia, il nostro borgo si trova proprio a confine fra le due regioni.
 
L'esistenza di questa località inizia ad entrare nella "storia" nel Medioevo, quando diviene proprietà dei conti di Alviano, famiglia di origine germanica che giunse in Italia a seguito dell'imperatore Ottone III, e che per lungo tempo restò proprietaria di questo e di altri castelli dislocati in posizione strategica lungo la Valnerina.
La signoria alvianese aveva eletto Mevale a sede centrale del feudo e da qui amministrava la giurisdizione civile, penale e l'ordinamento militare, cercando di aumentarne sempre di più la posizione di prestigio rispetto agli altri castelli.
 
chiesa di mevalePer raggiungere tale scopo, gli Alviano, concentrarono le loro attenzioni soprattutto sulla chiesa del castello (oggi Pieve) ingrandendola e facendola diventare meta di continui pellegrinaggi.
La Pieve di Santa Maria ha, infatti, origini umili. Fu costruita in stile romanico nel 1101 come inciso sul campanile ricavato da una vecchia torre di vedetta, e ampliata nel 1205 per volere dei conti a tre navate, in forme gotiche, con l'aggiunta del portico laterale.
Gli Alviano non si occuparono però soltanto dell'architettura della chiesa, ma anche di creare attorno ad essa e al loro castello un’aura mitico - religiosa attraverso il racconto dell'evento prodigioso del trasporto della duecentesca tavola della Madonna del Monte nella chiesa della Fonte di Mevale.
 
Si narra, infatti, che la tavola romanico - bizantina raffigurante una Madonna con Bambino conservata nella chiesetta del Monte, a poca distanza da Mevale e a confine con altri paesi mevalerivali, comparve trasportata da angeli nella chiesetta della Fonte del Borgo dello stesso paese.
Un evento importante per il borgo erano “le focarelle” si festeggiavano , la sera del 20 novembre si facevano per le anime sante del purgatorio. Ognuno portava una fascina di legna e si faceva questo falò. Venivano a piedi da tutte le montagne qua attorno in processione ogni anno un paese. C'erano le confraternite e ogni paese aveva dei colori.
 
 
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la piaggia